L’Istituto Calasanzio Genova ha diversi laboratori interni alla struttura allestiti con preziosi strumenti storici ed altri di ultima generazione. Il fine è di far conoscere agli studenti l’evoluzione della Scienza e delle tecnologie e di prepararli al mondo che verrà. Gli studenti del laboratorio di robotica nel 2018 sono arrivati in finale alla First Lego League, la sfida tra studenti di tutta Italia di progetti e robot in grado di portare al termine missioni.

Sono presenti laboratori sperimentali di multimedia, informatica, robotica, fisica, disegno

L’Istituto Calasanzio mette a disposizione degli studenti un campo da calcio in erba sintetica, un campo da pallavolo, un campo da Basket e due campi da tennis. Particolare attenzione è stata dedicata alla grande palestra interna all’istituto che, grazie alle numerose attrezzature presenti, permette lo svolgimento di più attività contemporaneamente.

L’Istituto Calasanzio ospita al suo interno un ampio teatro, costruito nel 1935. In raffinato stile Decò, il Teatro ha una sala da 400 posti ed un’ottima acustica, per questo è stato usato dagli attori del Carlo Felice per le loro prove. La particolare architettura, i preziosi rosoni dei soffitti e le lampade del primo novecento hanno un fascino unico, donando la magica atmosfera di un viaggio nel tempo.

La Biblioteca dell’Istituto Calasanzio, fondata nel 1897, ha un patrimonio che conta più di 40.000 volumi. Nella biblioteca sono confluiti volumi e documenti dei 400 anni di presenza ed attività pedagogica dei Padri Scolopi in numerosi collegi nella regione Liguria. La biblioteca principale è suddivisa nelle diverse aree tematiche: scienze, geografia, letteratura, arte e poi le enciclopedie. In una sala, il fondo antico raccoglie manoscritti, incunaboli, cinquecentine, nonché volumi dal 1600 al 1800. Tra i volumi più antichi c’è la Summa Theologiae di San Tommaso d’Aquino del 1478. Al centro della sala su un leggio antico, un coro gregoriano dipinto a mano con le caratteristiche note quadrate, anziché il pentagramma ha il tetragramma.

Si tratta di una raccolta, detta Ighiniana perché fondata da padre Filippo Ighina, uno scolopio di Carcare che fondò il primo nucleo del Museo insieme a padre Luigi Bigliani. Nel Museo, l’anticamera ospita le vetrine dedicate all’età della pietra con la classificazione di asce, lame e punte di frecce ritrovate sul territorio. La sala principale invece è dedicata agli animali, con diverse specie imbalsamate o conservate in formalina. Coccodrilli, vipere o uccelli acquatici ed una parte dedicata agli insetti, curata da Bigliani che nelle grotte di Finale Ligure aveva scoperto una rarissima specie di coleottero, chiamata poi con il suo nome, osservabile in mostra solo qui e a Londra.

All’interno dell’Istituto c’è una sala attrezzata con diversi tavoli da ping-pong e moderni calciobalilla, per permettere ai ragazzi di giocare e rilassarsi durante la ricreazione o il dopo scuola

La mensa interna

La Chiesa